Fotografie di Gerard Frances
Fotografie di Gerard Frances
Fotografie di Gerard Frances

Fotografie di Gerard Frances

IL COLPO DI FUOCO NELLE OPERE DIGITALI DI GERARD FRANCES
Intervista a cura di Dores Sacquegna


D.S. Ciò che emerge in maniera preponderante dai tuoi lavori è la matrice foto-cinematografica che li accomuna. Lo sguardo che si nasconde dietro a quelle inquadrature proviene da un occhio allenato a guardare molto cinema e a fare uso di tanta fotografia. Quali sono i tuoi modelli/artisti che ti hanno ispirato?

G.F. Prima di tutto, grazie per il suo invito. Da sempre sono stato affascinato dalla pittura cinese (Piagassi del IV sec. ) e da artisti come Huan Yuntai Chan ji de Gu Kaizhi  in «  Note sulla pittura dal terrazzo delle nuvole » oppure da altri artisti e poeti come Fan Kuan , Wang Wei. Il rapporto con la mia fotografia e l'Antica Cina si esprime nella filosofia di Shitao e nel suo unico colpo di pennello. Mi piace immaginare che raggiungo l'atto del colpo di fuoco con un unico clic della mia macchina fotografica, includendo la luce nella metafora del segno come traccia e nella scomparsa sperando così di raggiungere  il bianco perfetto. Come tutti gli artisti mi piace visitare le mostre, vedere i film, scorrere immagini su internet e non sottovaluto la fortuna degli incontri…

D.S. Quale è il tuo modo di creare,  e cosa ne pensi dell’uso del digitale e delle tecnologie informatiche in campo artistico?

G.F. Uso vari programmi per le fotografie come Photoshop, mentre nella pittura ho inventato un nuovo metodo: Inchiostro e pennello cinese e poi aggiungo l’olio. La sua densità mi riporta alla memoria il dualismo del bianco/nero, del colore/rughe …. un ritorno alle origini per riscoprire la relazione tra oriente/occidente. Sono favorevole alla tecnologia informatica e spero di poter utilizzare presto un pennello elettronico collegato a internet.

D.S. La qualità più evidente dei tuoi lavori è il colore, un colore quasi metafisico, come se volesse intervenire a modificare una partitura già scritta...

G.F. Il colore permane in noi stessi e ci aiuta a comunicare meglio con gli altri... tutto è colore, note musicali, pianeti,  e anche   Les Voyelles  di Rimbaud.

D.S.Pensi ai tuoi quadri come visioni onirico-fantascientifiche oppure come ad una realtà prossima futura?

G.F. Dove sta la realtà ? La pittura cinese già dai tempi antichi parla di quarta dimensione…

D.S. Toglimi una curiosità, cosa pensi di noi critici? Non di me, ma della categoria in genere…

G.F. Un Ego donne Une Critique c' est le Vivant

Gerard Frances è nato nel 1955. Vive ed opera tra Parigi e Languedoc, in Francia

http://www.ori-gerard.com/

INTERVISTA realizzata in occasione della sua partecipazione a BLU ZAFFIRO, 3D Project Room, ideato da Primo Piano LivinGallery

Torna alla home