IDENTIKIT Cor Fafiani
05 set 2015Opere di ceramica e poliestere di Cor Fafiani
MANIPOLAZIONE GENETICA E FIGURE ZOOMORFE NELLE OPERE DI COR FAFIANI
A cura di Dores Sacquegna
D.S. Quando hai cominciato ad avere interesse per l’Arte? Com'è iniziato tutto?
C.F. Già da piccolo ero interessato all’arte, amavo disegnare e dipingere e sono stato incoraggiato dai miei genitori che mi portavano spesso alle mostre e ai musei. Terminati gli studi alla Royal Academy ho iniziato a realizzare disegni e pitture; un collega mi ha consigliato di fare anche le sculture e così ho imparato diverse tecniche.
D.S. Il tuo lavoro è condizionato dal materiale di cui disponi, oppure la scelta della materia artistica è secondaria rispetto al lavoro concettuale che cerchi di sviluppare?
C.F. Nel 1999 è stato scoperta la possibilità di manipolare il gene nel DNA che serve a clonare animali e persone. Ciò mi ha dato l’idea di usare il poliestere perché esso è fatto di cellule. Nei miei collage mi piace unire diversi media come fotografia, pittura e strutture cellulari. Le mie prime sculture in ceramica sono state Dolly e Arnold, ispirato ad Arnold Schwarzenegger.
D.S. Le tue opere sono impegnate a esplorare la fauna e la diversità degli esseri viventi.. riesci a dare vita a futuribili ibridi zoomorfi… cosa ti porta ad esplorare questi soggetti /mondi e realizzarli in tante tecniche diverse?
C.F. La manipolazione dei geni ha reso ogni cosa possibile, così ispirandomi a creature mitiche e al mondo della fantasy ho realizzato immagini archetipe e sculture ibride. Nei miei lavori è difficile distinguere la flora dalla fauna, gli animali dalle piante. Ciascuna di esse provengono dalla mia fantasia più profonda e nel mondo della fantasia non esistono confini.. è come il vaso di Pandora.. Generalmente inizio con degli schizzi e poi scelgo il materiale più adatto: la ceramica è un materiale organico e morbido da modellare, mentre il poliestere è leggero e contribuisce a dare maggiore espressione ai miei soggetti.
D.S Mitologia, manipolazione genetica, luoghi inaccessibili e misteriosi, volti inquietanti… sembrano il menù di uno scienziato visionario… Pensi alle tue opere come visioni onirico-fantascientifiche oppure come ad una realtà prossima futura?
C.F. Uno dei libri che mi ha ispirato è stato “L’ordine delle cose” di Michael Foucault. Egli ha provato a separare e descrivere il mondo della flora e della fauna, concludendo che è impossibile una distinzione netta a causa delle transizioni tra i differenti generi. Il potere dell’arte è rendere visibile il mondo sia a livello conscio che inconscio. Da sempre l’arte cerca di trovare un modo per esprimersi in questo senso.
D.S. Quali artisti hanno contribuito alla maturazione del tuo pensiero artistico?
C.F. Sono stato ispirato da molti artisti tra cui Louis Bourgeois e Giuseppe Arcimboldo, Hieronymus Bosch, Matisse, ma anche artisti contemporanei come Maurizio Cattelan, Jeff Koons, Damien Hirs, Bansky e Takashi Murakami.
Cor Fafiani nasce a Gouda nel 1948, vive ed opera a Schoonhoven (The Netherlands) . Ha partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali e le sue opere sono in private e pubbliche collezioni. L’artista crea misteriose figure tra il fantasy e il mitologico, ma anche mondi multisensoriali con l’utilizzo sia di tecniche tradizionali sia digitali e in 3D alla ricerca costante di una essenza di ontologica rilevanza dell’essere umano e del suo mondo.
Intervista realizzata in occasione della sua partecipazione in YELLOW 3D Project Room, un progetto ideato da Primo Piano LivinGallery