TRANSALENTO: UNA FUSION ESPLOSIVA DI MUSICA WORLD-FUSION-NEW AGE NATA ATTRAVERSO UN VIAGGIO SENSORIALE TRA IL MISTICISMO DELL'INDIA, IL RESPIRO DELL'AUSTRALIA E IL BATTITO PULSANTE DEL SALENTO
Intervista di Dores Sacquegna con Andrea Presa

 

D.S. Andrea Presa, giovane musicista e cuore salentino del duo TRANSALENTO… con un interesse innato per la musica tribale e contemporanea.. e un bagaglio di esperienze internazionali.. hai studiato con maestri senegalesi e ghanesi e hai collaborato a progetti musicali nell’ambito della scena underground londinese (Orchestral World Groove con il produttore Gaudi e Emi Records), cosa hai trovato di più all’estero rispetto all’Italia?

A. P. Era la metà degli anni '90 quando me ne andai dal mio paese e a Londra ho trovato me stesso!

D.S. Dalla multiculturale capitale londinese all’Australia, a stretto contatto con i nativi aborigeni della tribù Bundjalung meglio conosciuta come il “popolo delle farfalle”..quali sono state le tue emozioni con la musica dello spirito e quali le collaborazioni che hanno segnato il tuo percorso musicale con il didjeridoo?

A.P. Ho conosciuto il didjeridoo a Londra.. il suono e le sue frequenze mi hanno trasportato in una dimensione che mi faceva sentire a casa, mi sono collegato con la mia vera essenza. E così ho deciso di andare in Australia, alla ricerca delle origini dello strumento della cultura aborigena nativa australiana. Il mio percorso è iniziato con il maestro Gumaroy Newman dei Bandjalung Clan, che mi ha insegnato come applicare le tecniche del didjeridoo alla musica contemporanea, ma la vera esperienza col "dreamtime" è stata quando ho vissuto nella comunità del clan Wardaman. Le mie giornate erano piene di emozioni: il giorno andavamo a tagliare i logs per costruire i didjeridoo in "Moondreaming place", mentre la sera si ascoltavano le storie degli anziani e si suonava musica intorno al fuoco coi giovani. Alcuni giorni si andava a caccia o per "bushtaka", altri giorni restavo nel campo ad osservare le attività tribali, e soprattutto ero attratto da chi dipingeva i propri sogni. Ero nell' Outback a centinaia di km lontano dalla civiltà, il paese più vicino si trovava a 400 km. Alcune storie che ascoltavo mi ricollegavano alla mia infanzia quando mi raccontavano "li cunti te lu salentu”, e col tempo ho compreso che tutte le culture antiche hanno un filo conduttore. Una esperienza indimenticabile, che ha rafforzato in me il rispetto per la "gente della terra" che vive in armonia con tutto il creato, e che soprattutto non contribuisce alla distruzione del pianeta. Nella comunità Euro Australiana ho conosciuto musicisti eccellenti con i quali ho sperimentato esino a creare il mio sound. Di ritorno a Londra ho cominciato a collaborare con vari musicisti e progetti della scena underground londinese, tra i quali Gaudi.

D.S. Nel 2002 rientri nel Salento e inizi a collaborare con musicisti come Nidi D’Arac, Canzoniere Grecanico Salentino, Tax Free di Cesare dell’Anna tra gli altri… Ci parli dell’incontro musicale con Demotika Orchestar e del primo disco TRANSALENTO?

A.P. Dopo sei anni vissuti all’estero ho riscoperto la musica salentina, travolto da questa nuova energia ho iniziato a collaborare con tanti artisti e tra tutti Uccio Aloisi, simbolo del Salento originale. Una fortuna per me suonare in diverse occasioni il didjeridoo sotto le sue "arie stise". Nonostante le varie collaborazioni e la militanza attiva con gli 05 di Contrabbando (progetto reggae dub che mi é rimasto nel cuore) la mia esigenza di mettere su il mio sound era sempre piú forte: così é nato TRANSALENTO, gruppo tribal-trance live, didjeridoo-percussioni-cello-drums. È stato poi nel 2003 quando ho cominciato la collaborazione con i Demotika Orkestar che la mia concezione di sound è cominciata a mutare. Al sound shamanico della trance tribale si é aggiunta una visione piú “world”, dove vari generi e differenti stili confluiscono nella Fusion music, e collaborando con Gianluca Milanese, Redi Hasa, Maria Mazzotta, William Simone, Cosimo Romano, Peppino Abatiello, Roberto Gagliardi, Giancarlo Paglialunga, Giancarlo Scrimieri e Bruno Avramo é nato il primo disco targato TRANSALENTO, intitolato Bunda. Un collettivo di musicisti eccellenti con i quali la collaborazione è tuttora attiva, e che si è allargata con diverse personalità negli anni a seguire.

D.S. La tua voglia di sperimentare fa di te un Ulisse contemporaneo.. viaggi, scopri, sperimenti e poi torni nella tua Itaca interiore, in quel luogo dove tutto ha un senso e che si manifesta nelle celebrazioni alla Madre Terra e agli Ulivi padri del Salento. Parlaci del secondo disco “Natural Trance” e del tuo percorso in India, terra mistica coinvolgente.

A.P. Durante la militanza con i Demotika mi recai in India, attratto da questo paese multiculturale e spirituale. Trovai la musica. E viaggiando da sud verso nord mi fermai a Goa, dove conobbi un gruppo di musicisti di varie nazionalità che facevano parte di un laboratorio di musica internazionale chiamato "Goatika creative lab" che mi accolsero con entusiasmo nel loro collettivo. Dopo un anno Pavel Mikhailuk, direttore dei Goatika mi venne a prelevare da casa a Lecce per portarmi a Goa dove aveva invitato musicisti di altissimo livello come George Brook (sassofonista americano che collaborava con Zakir Hussein), ed il duo Two Siberians incredibili musicisti di violino e chitarra. Io non volendo andare da solo chiesi a due amici che mi accompagnarono nel viaggio musicale, Beppe Branca e William Simone i quali lavoravano col TRANSALENTO dell'epoca. E fu così che ci trovammo nella scena musicale di Goa, collaborando con musicisti provenienti da diversi stili e background. Goa si sa è la patria mondiale della musica psichedelica e della new-age, e con i successivi incontri nacque il secondo album TRANSALENTO Natural Trance, che contiene brani estrapolati da diversi Live nelle feste di Goa.

D.S. Da “Nova”, che unisce le sonarità della pizzica salentina con un mix di world music: dai canti del Bengala ai canti bulgari e a quelli del Sahara, dalle atmosfere mediterranee alle ambientazioni neo-funk sino al quarto disco "Ritorno alla Sorgente" un vero e proprio ritorno alle radici, dove la pizzica della tradizione salentina si condensa in un evento quasi sacrale e viscerale. Cosa vuoi comunicare con le tue canzoni e suoni?

A.P. Nell’album “Nova” ho creato una fusion tra due Paesi: L’Italia e l’India, il tamburello e la tabla, ma anche la sitar e il flauto, il canto folk del West Bengala con la “Pizzica”, ed è cosi che nasce "Indo Pizzica" con le voci di Sonali Chakraborty e Claudio Cavallo. Nel 2010 iniziano le registrazioni di “Ritorno alla Sorgente”, primo disco di protesta al degrado attuale. Fa parte dell'album la traccia intitolata “Valisu”, un'esortazione a non sradicare gli Ulivi del Salento, i padri ancestrali di tutti i salentini. L'onda sciamanica dell'album è il messaggio base di un ritorno alla terra, sorgente della vita.Questo è il nuovo sound TRANSALENTO, psichedelia, canti devozionali e di protesta, tribal world fusion, dub and funky grooves. Con la mia musica voglio comunicare il respiro dell'Australia, il misticismo dell'India, il battito pulsante del Salento.

D.S. Dal 2013 una nuova ed esaltante energia scorre nelle tue vene: è l’incontro con Kavita Soni, vocalist e compagna della tua vita.. raccontaci del Kali Mirch, dei mantra devozionali e dei tuoi progetti futuri.

A.P. Nel 2013 l'incontro con Kavita Soni, cantante di formazione classica hindustani e drupad, consolida la parte indiana del progetto TRANSALENTO. In poco tempo ci siamo sposati e la nostra intesa musicale ha dato vita a numerosi brani carichi di mantra devozionali, canti di protesta, groove psichedelici, canzoni d'amore e tanto Soul di cui alcuni presenti nell'ultimo lavoro discografico Kali Mirch. L'idea è quella di portare in giro per i festival intorno al globo la nostra energia danzante e sognante.

D.S. Oramai sei un musicista conosciuto, se dovessi tornare indietro nel tempo cambieresti qualcosa nella tua vita?

A.P. Non credo.


TRANSALENTO è:
ANDREA PRESA didjeridoo, facebass, percussion, electronic beats.
KAVITA SONI vocal and classical Odissi dance.
https://www.facebook.com/Transalento-297159743647336/timeline/

 

Wunderkammer|TRANSALENTO
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